Cos'è
Con il titolo evocativo l’autrice ci catapulta nel suo mondo di donna e poetessa e ci precisa subito che la sua poesia non è né una “farsa” né una “magia”, ma bensì “morbomalorepoesia”. Un termine che racchiude la sua impellente necessità di esprimere l’anima poetica, con poco spazio per fronzoli retorici e rime convenzionali. Per Eva, la poesia non è semplicemente un piacere derivante da figure retoriche e rime; è qualcosa di più profondo, un pensiero che frantuma la routine, una fantasia che prende vita. I suoi versi sono uno scrigno ritrovato, un deposito di sublime che era stato dimenticato.