Villa Azzolino e Chiesa di Sant’Agostino

Villa Azzolino e Chiesa di Sant’Agostino

Villa Azzolino:

Ci troviamo davanti a Villa Azzolino, realizzata intorno alla metà del Seicento quando Decio Azzolino (1623-1689) fu fatto cardinale da papa Innocenzo X. Ingegno multiforme e personalità eminente della curia romana, questo prelato originario di Fermo è noto per il stretto legame con personalità di spicco come la regina Cristina di Svezia e Gian Lorenzo Bernini, tanto che per il progetto della villa si sono fatti i nomi di Mattia de’ Rossi, suo allievo e collaboratore, e di Luigi Bernini, fratello di Gian Lorenzo. Di fronte alla villa si apre il Parco della Madonnina, così chiamato per una apparizione che un bambino di 8 anni avrebbe ricevuto il 28 marzo del 1948, giorno di Pasqua, mentre nell’adiacente slargo di via Rossini è collocato il busto realizzato da Pericle Fazzini per il suo mentore Mario Rivosecchi, il poeta grottammarese che ne riconobbe il talento quando Pericle era appena quindicenne.

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Villa Azzolino

Chiesa di Sant’Agostino:

Il complesso della Chiesa di Sant’Agostino, fatta costruire intorno al 1517, occupa l’area dove sorgeva un precedente luogo di culto. La facciata della chiesa è lineare, priva di ogni elemento decorativo, realizzata on mattoni irregolari e materiale di recupero. Nell’angolo sinistro si può vedere uno dei conci più interessanti, scritto in caratteri tardo-gotici non ancora decifrati. Sopra il portale d’ingresso sono collocati alcuni bacilli in maiolica disposti a forma di croce, secondo l’uso agostiniano. L’abside della chiesa, orientata verso il mare, presenta un aspetto fortificato, è merlata e percorsa esternamente da due contrafforti. Accanto all’abside si trova quel che rimane del campanile che, secondo la tradizione, fu mozzato perché nel convento era stato ospitato il monaco agostiniano Martin Lutero durante il suo viaggio verso Roma. All’interno la chiesa, a pianta longitudinale con unica navata coperta e con tetto a capanna, ospita la Via Crucis realizzata da Pericle Fazzini: formelle lavorate in basso rilievo, il cui intreccio, i visi scavati, le linee oblique che si intersecano, le onde, il movimento raccontano tutta la drammaticità delle stazioni. Sul lato sud della chiesa si apre il convento a pianta quadrata che si sviluppa intorno al chiostro centrale con arcate in muratura a tutto sesto poggianti su pilastri a base rettangolare, mentre al primo piano sono ricavate delle logge con alcune arcate oggi tamponate.

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Particolare della facciata della Chiesa di Sant’Agostino

Pagina aggiornata il 18/11/2024

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