Biografia
Giuseppe Speranza, avvocato, storico e patriota, nacque a Grottammare il 13 ottobre 1830.
Professò fin da giovane idee patriottiche e nel 1849 incontrò a Grottammare Giuseppe Garibaldi, che con il suo stato maggiore transitava nelle Marche meridionali prima di raggiungere Roma alla vigilia della proclamazione della Repubblica Romana.
Nel 1848 conseguì il baccellierato in Filosofia all’Università di Macerata e nel 1852 si laureò in Giurisprudenza a Roma, divenendo poi nel 1858 avvocato rotale.
In contatto con i Comitati segreti marchigiani, prese parte attivamente ai moti risorgimentali, partecipando all’insurrezione delle Marche nel 1860 come componente del governo provvisorio della sua città natale.
In questo ruolo lasciò anche testimonianza diretta dei fatti accaduti nella sua Relazione de’ principali avvenimenti occorsi nelle province di Ascoli e Fermo dal 19 settembre al 15 ottobre 1860, e in particolare del passaggio del Re Vittorio Emanuele II a Grottammare e del suo incontro il 12 ottobre 1860 con una delegazione di notabili napoletani inviati dal Municipio di Napoli per confermare al futuro Re d’Italia la devozione del popolo partenopeo e sollecitarlo a entrare nella loro città per assumerne la sovranità.
Dopo l’Unità d’Italia esercitò l’avvocatura a Macerata dove ricevette la nomina a sostituto procuratore del Re presso il tribunale di Ancona; di lì a poco, però, lasciò il prestigioso incarico, preferendo esercitare la libera professione nel capoluogo dorico dove si distinse come preparato civilista.
Amico di Luigi Mercantini, ricoprì diverse cariche pubbliche e dispiegò una intensa attività culturale, entrando anche a far parte nel 1896 della Deputazione di storia patria marchigiana.
La sua produzione storica, letteraria e giuridica è varia e di notevole valore.
Tra le sue opere si segnalano soprattutto la biografia su quello che viene considerato il fondatore del diritto internazionale, il giurista marchigiano del Cinquecento Alberico Gentili, pubblicata nel 1876 e poi riedita in una seconda edizione aggiornata nel 1910; lo studio storico-archeologico Il Piceno dalle origini alla fine d’ogni sua autonomia sotto Augusto, pubblicato nel 1900; e la Guida di Grottammare, edita nel 1889, ancora oggi la principale fonte storica sulla città che diede i natali a Sisto V.
Nominato nel 1912 commendatore della Corona d’Italia, Giuseppe Speranza morì l’8 febbraio 1915 a Grottammare.