Villa Azzolino (XVII sec.)

Villa Azzolino

Il cardinale Decio Azzolino (Fermo 1623-1689)

Il cardinale Decio Azzolino (1623–1689) Discendente di nobile famiglia fermana, suo zio era il cardinale Decio Azzolino il Vecchio, studiò nel seminario di Ripatransone e si addottorò a Fermo. Successivamente si recò a Roma dove fu al seguito del cardinale Giovanni Panciroli con il quale fu conclavista nel conclave del 1644.

Fece una rapida carriera che lo portò all’incarico di Segretario della Cifra nel 1644 e poi, nel 1654, alla porpora cardinalizia, assumendo di volta in volta incarichi più importanti fino a divenire Segretario di Stato nel 1667. Il pontefice Alessandro VII lo nominò guida spirituale della Regina Cristina di Svezia, che si era trasferita a Roma nel 1655, dopo aver sconfessato il protestantesimo.

Il cardinale Decio Azzolino

Il Cardinale fu un mecenate in stretto contatto con i maggiori artisti che lavoravano a Roma, e aiutò la Regina a realizzare una straordinaria collezione di dipinti e statue antiche.

Lo stretto legame di amicizia e fiducia che legava Cristina di Svezia al Cardinale la spinse a nominarlo suo erede universale, ma il Cardinale morì pochi giorni dopo la Regina e lo splendido patrimonio artistico accumulato finì disperso

Analisi architettonica

La villa venne edificata dal cardinale Decio Azzolino, come luogo destinato al riposo e agli ozi letterari. Costruita nel XVII secolo, è uno dei pochi edifici piceni ad aver conservato il suo impianto originario. Villa Azzolino

La tipologia architettonica e i particolari decorativi rimandano il progetto all’ambiente artistico romano, al quale il cardinale era molto legato, e in particolare a uno degli architetti vicini al Bernini, forse Mattia de’ Rossi, allievo e collaboratore del maestro. villa Azzolino

L’ingresso originario era sul lato orientale, quindi opposto a quello attuale, e vi si accedeva attraverso un viale collegato alla Via Lauretana. La villa era circondata da un ampio giardino e un terreno con varie colture.

L’edificio è realizzato interamente in laterizio ed è costituito da un imponente blocco quadrangolare a tre piani, dal quale emerge l’altana a pianta quadrata con loggia ad archi a tutto sesto scanditi da lesene, oggi chiusa da finestre. Scalinata

La facciata occidentale è caratterizzata dalla doppia scalinata, evidenziata da un corpo semicilindrico in corrispondenza del portale d’ingresso, ed è scandita da tre ordini, sottolineati da cornici marcapiano.

La residenza comprendeva anche due dépendances, una delle quali venne acquistata dallo scultore Pericle Fazzini come dimora estiva e vi risiede ancora oggi la sua famiglia.

Gli ospiti di Villa Azzolino

La villa era la sede delle riunioni dell’Accademia degli Arcadi del Tesino, colonia arcade sostenuta dallo stesso cardinale, che trovavano nella villa e nel suo giardino il luogo ideale per i loro incontri.

Secondo le cronache locali nella villa sarebbe stata ospite Cristina di Svezia, nel settembre del 1665, e Girolamo Bonaparte, fratello di Napoleone ed ex re di Westfalia, che si era trasferito a Villa Bonaparte a Porto San Giorgio. Anche numerosi artisti e vedutisti soggiornarono nella villa nella seconda metà dell’ottocento ospiti di Virginia Azzolino Pianetti, un’erede della famiglia Azzolino.

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Ultimo aggiornamento

23/02/2021, 10:53