L’ immigrazione illegale in Europa, incontro con Gabriele Del Grande

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“Il secolo mobile. Storia dell'immigrazione illegale in Europa” è il titolo del libro di Gabriele Del Grande, che sarà al centro di un incontro in programma lunedì prossimo, 6 novembre, nella Sala multimediale de l’Ospitale (via Palmaroli, centro storico). Reporter e scrittore, Del Grande dialogherà con Alessandro Fulimeni, responsabile dei progetti SAI del Fermano e dell'Ascolano (tra cui il progetto “Together” del comune di Grottammare) gestiti dalla cooperativa NuovaRicerca.AgenziaRes, promotrice dell’iniziativa. L’appuntamento è fissato alle ore 18.

Data:

03 Novembre 2023

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Il reporter sarà all’Ospitale di  Grottammare lunedì prossimo 6 novembre

“Il secolo mobile. Storia dell'immigrazione illegale in Europa” è il titolo del libro di Gabriele Del Grande, che sarà al centro di un incontro in programma lunedì prossimo, 6 novembre, nella Sala multimediale de l’Ospitale (via Palmaroli, centro storico).

Reporter e scrittore, Del Grande dialogherà con Alessandro Fulimeni, responsabile dei progetti SAI del Fermano e dell'Ascolano (tra cui il progetto “Together” del comune di Grottammare) gestiti dalla cooperativa NuovaRicerca.AgenziaRes, promotrice dell’iniziativa, che ha ottenuto anche il patrocinio della Città di Grottammare. L’appuntamento è fissato alle ore 18.

“Cent’anni fa - si legge nella presentazione del volume - non esistevano passaporti, si viaggiava senza permessi né lasciapassare. Oggi, al contrario, il regime dei visti di Schengen vieta di entrare in Europa alla maggior parte dell’umanità: ovvero ai ceti poveri e prevalentemente non bianchi dei paesi a medio e basso reddito di Africa, Asia e Caraibi. Ai loro emigranti, respinti dai consolati, non resta che imbarcarsi di contrabbando dai porti franchi del Nord Africa e della Turchia. È così che negli ultimi trent’anni hanno attraversato il Mediterraneo tre milioni e mezzo di viaggiatori senza visto, mentre i corpi di altri cinquantamila giacciono tuttora sul fondo del mare mangiati dai pesci”.

La narrazione offerta da Del Grande intreccia le vicende dell’immigrazione con quelle dell’emigrazione e, al contempo, contrappone ai fantasmi del passato suprematista euro-atlantico uno sguardo cautamente ottimista sul futuro: “Porre fine agli sbarchi e ai naufragi è possibile. Prima però è necessario rimuovere l’ultima invisibile linea del colore. Quella dell’apartheid alla frontiera”.

“Questo incontro - afferma l’organizzatore Alessandro Fulimeni - rappresenta la pratica di quella che una volta si chiamava ‘controinformazione’. Sull'immigrazione, infatti, si è costruita una narrazione oscena, alimentata incessantemente da una ideologia securitaria menzognera e allarmista, che esalta il mantra della sicurezza e del decoro e comprime progressivamente i diritti.  Sempre più, in Italia e in Europa, vengono rafforzate pratiche disumane di contrasto alla libertà di movimento delle persone e di militarizzazione delle frontiere, che provocano morte, detenzioni e sofferenze”.

"Diffondere informazione e formazione su tematiche così complesse come quella delle migrazioni – sostiene la consigliera delegata Martina Sciarroni - è lo strumento fondamentale con cui dotare le persone per difendersi da narrazioni strumentali che le politiche nazionali ed europee fanno su questo tema, rifacendosi spesso sulla pelle delle persone. Perché non dobbiamo mai dimenticare che dentro la ‘massa migratoria’ ci sono individui, esseri umani! Ringrazio il Progetto SAI di Grottammare per aver dato alla cittadinanza questa possibilità di crescita".

 

GABRIELE DEL GRANDE ha lavorato per oltre dieci anni come reporter sul tema delle migrazioni tra Africa e Europa. Nel 2006 ha creato il primo osservatorio sulle vittime della frontiera, Fortress Europe. Da allora, ha condotto ricerche in una trentina di Paesi tra le due sponde del Mediterraneo e il Sahel, realizzando numerosi reportage per la stampa italiana e internazionale. È co-regista del film “Io sto con la sposa” (2014) e autore di diversi libri, tradotti anche in spagnolo e in tedesco.

 

 

03.11.2023

Pina Ventura
ufficio stampa

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Ultimo aggiornamento: 03/11/2023, 14:35

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